

Dopo la pandemia, gli utenti online hanno incrementato la propria capacità e volontà di usare strumenti a distanza per svolgere acquisti, prenotare prodotti e servizi. Persone che non avevano mai usato lo smartphone per concludere transazioni stanno imparando la comodità di poter accedere a un’offerta di intrattenimento e finalizzarla, come si dice, a portata di tap sul telefono.
Questo ha aumentato le aspettative del pubblico, circondato da possibilità quali ordinare una pizza a casa, un posto al ristorante, un biglietto del treno: qualsiasi cosa è (o si aspetta che sia) raggiungibile facilmente, senza uno sforzo cognitivo e in poco tempo.
E naturalmente anche acquisti e prenotazioni di posti per gli eventi non fanno eccezioni.
Il pubblico si aspetta ormai di poter prenotare, se non pagare, direttamente i propri acquisti nel momento stesso in cui sta visualizzando una scheda di un concerto, di un’esibizione o di uno spettacolo, senza dover poi ripassare dalla coda alla cassa e senza dover mandare una mail o telefonare. Cogliere l’attimo è fondamentale!
Il servizio pre-evento diventa così parte stessa del valore offerto ai nostri pubblici. Tradizionalmente, si faceva uso di portali ad hoc per la vendita dei biglietti, i cosiddetti siti di ticketing, ma questi spesso erano attivabili, per costo e complessità, solo per una minoranza di eventi, e a volte non proprio il massimo dell’usabilità per chi doveva utilizzarli. Inoltre, spesso i dati rimanevano di appannaggio del portale e non dell’organizzatore.
Ci sono oggi una serie di strumenti più semplici e alla portata di tutti: Google Forms può essere utilizzato per pre-registrare gli spettatori – senza posto assegnato – in modo da avere già una lista pronta, anche da stampare, per dare l’accesso in presenza. Naturalmente a queste persone può essere contestualmente chiesta anche l’iscrizione alla newsletter, in modo da trovarsi dopo ogni evento con una lista pronta per essere inserita in Mailchimp o in un altro strumento per la gestione dell’email marketing. Mailchimp consente ora, in molte versioni, di creare già delle landing page di iscrizione direttamente dallo strumento, senza dover usare Google Forms, importandole così direttamente con un tag dedicato.
Perché è importante “taggare” o comunque segmentare e tenere distinti gli spettatori di uno spettacolo e di un tipo di evento? Perché col tempo avremo un database profilato di cosa hanno visto gli iscritti alla nostra lista e dei loro “gusti”, ma soprattutto perché potremo facilmente inviare una mail di richiesta di recensione, feedback, consigli, cosa è piaciuto e cosa no. Gli spettatori, esattamente come dopo una notte in hotel, si aspettano di essere ascoltati, e questa è un’opportunità da non perdere, anche per promuovere eventualmente spettacoli successivi.
Se volessi far pagare un biglietto o addirittura far scegliere il posto, Eventbrite è una soluzione consolidata per corsi e spettacoli. Gratuito per eventi gratuiti, non ha costi fissi di utilizzo ma una percentuale sulle vendite online di circa il 3%. Anche Eventbrite consente di estrarre i partecipanti e inserirli in Mailchimp per poter essere contattati successivamente. Potete anche attivare l’opzione in cui chiedete ai partecipanti di pagare le spese di Eventbrite. Al biglietto sarà aggiunto il piccolo sovrapprezzo. Eventbrite rispetto ai normali portali ha anche una buona visibilità nei motori di ricerca e consente anche di inserire il modulo di vendita all’interno del sito o di linkarlo da social media e newsletter.
Oltre a Eventbrite esistono molti altri siti da utilizzare per vendere biglietti: trovate una lista qui.
Sia che partiate da un Google Form o adottiate una piattaforma di vendita vera e propria, automatizzare le operazioni di vendita rispetto alla prenotazione telefonica attraverso l’online è un ottimo modo per dare un servizio agli utenti, raccogliere dati preziosi sui partecipanti e poterli ricontattare in seguito.
